Negli ospedali, case di cura e cliniche, è fondamentale affrontare i disturbi muscoloscheletrici attraverso pratiche di movimentazione pazienti e movimentazione manuale carichi, utilizzando strumenti come il Dinamometro professionale per misurare spinta e traino. Dalla movimentazione di persone e carichi alle soluzioni pratiche (ausili, procedure SMSP, layout) basate su misurazioni oggettive di spinta e traino. In questi contesti sanitari, tra cui RSA, è essenziale effettuare una valutazione ergonomica per prevenire disturbi muscoloscheletrici attraverso strumenti professionali come il Dinamometro.

Introduzione

Nel lavoro sanitario e socio-assistenziale i disturbi muscoloscheletrici (DMS) sono tra le prime cause di dolore, assenze e inidoneità. Il nodo cruciale è la movimentazione di persone e carichi (letti, barelle, carrozzine, carrelli), spesso in spazi stretti e con tempi ridotti. In Secogest affrontiamo il tema con un approccio misurabile e operativo: valutazione ergonomica sul campo e rilevazioni oggettive delle forze di spinta/traino tramite il dinamometro professionale. Da qui costruiamo un piano di miglioramento realistico, sostenibile e verificabile.

Quanto è grande il problema (in breve)

  • Posture sfavorevoli, movimenti ripetitivi, trasferimenti e riposizionamenti del paziente sono le attività più gravose.
  • L’aumento di trasferimenti giornalieri fa crescere il rischio in modo proporzionale.
  • Le caratteristiche del paziente (instabilità, imprevedibilità, obesità) amplificano lo sforzo sull’operatore.
  • Spazi poco ergonomici (corridoi stretti, soglie, rampe) e ausili non disponibili o poco utilizzati trasformano attività ordinarie in compiti ad alto carico biomeccanico.

Cosa funziona davvero

1) Ausili meccanici e minori

Sollevatori a soffitto o mobili, teli a basso attrito, tavole di trasferimento, letti regolabili e ruote a bassa resistenza abbassano il carico sulla colonna e riducono la forza necessaria per avviare e mantenere il movimento.

2) Programmi SMSP – Sollevamento e Mobilizzazione Sicura del Paziente

Una politica chiara, valutazione del paziente, disponibilità reale degli ausili, formazione pratica e referenti interni. I benefici: meno infortuni, più continuità operativa, migliore qualità di cura.

3) Formazione pratica integrata

La sola aula non basta. Servono addestramenti brevi in reparto, feedback posturale e procedure semplici, ripetibili e compatibili con i tempi di lavoro.

4) Spazi “ergonomici by design”

Layout che evitano manovre forzate: raggi di curvatura, varchi e aree di sosta adeguati, scelte di ruote e pavimentazioni che riducano attrito e micro-ostacoli.

Perché misurare e fare una valutazione dei rischi con un dinamometro professionale

Le decisioni migliori nascono da dati oggettivi. Con il Dinamometro professionale misuriamo:

  • Forza di picco (fase di avvio/stacco) e forza di mantenimento (marcia costante) per spinta e traino di letti, barelle, carrozzine e carrelli.
  • Effetto di pavimentazioni, pendenze, stato delle ruote/cuscinetti, curve e ostacoli (soglie, ascensori, rampe).
  • Variabilità intra/inter operatore (tecnica, impugnatura, altezza del manico).

Questi numeri mostrano dove intervenire: cambio ruote, manutenzione, scelta di ausili, modifica dei percorsi, revisione delle procedure.

Come lavoriamo in reparto: la metodologia Secogest

1) Avvio lavori e mappatura

Incontro con coordinatori, infermieri e OSS. Rilievo di spazi (corridoi, rampe, ascensori), dotazioni e ausili effettivamente utilizzati. Identificazione dei percorsi critici e delle manovre tipiche.

2) Pianificazione delle prove

Percorsi tipo (piano 50–100 m, rampa/ascensore, passaggi con soglie). Manovre standard (avvio, frenata, curve). Stratificazione per peso paziente (reale o simulato), pavimentazione, ruote, pendenza.

3) Misure strumentali con Dinamometro professionale

Campionamento ≥10 Hz, calibrazione iniziale, staffe/ganci dedicati. Rilievo forza di picco e forza di mantenimento su ogni combinazione. Riprese video per analisi posturale e checklist per movimenti ripetitivi.

4) Analisi e soglie operative

Tabelle per reparto/percorso, grafici forza-tempo, mappa termica dei punti critici. Lettura integrata con linee guida e buone pratiche (sollevamenti, frequenze dei trasferimenti, uso degli ausili). Priorità d’intervento basate su impatto (riduzione forza/tempo) e fattibilità (costi, tempi, organizzazione).

5) Restituzione e attuazione

Relazione tecnica con piano di miglioramento tecnico-organizzativo-formativo. Sessione pratica in reparto: tecnica di spinta e traino, setup degli ausili, gestione degli spazi. Indicatori di verifica per misurare il miglioramento nel tempo.

Esempi di interventi che fanno la differenza

Tecnici:

  • Ruote a basso attrito e cuscinetti efficienti; manutenzione periodica.
  • Scelta di teli e tavole di trasferimento; sollevatori posizionati dove servono.

Organizzativi:

  • Politica SMSP semplice; tempi certi per reperire gli ausili.
  • Figure di referenza; procedure brevi e visuali.

Formativi:

  • Micro-training in reparto, feedback posturale con video.
  • Esercizi su casi reali (paziente pesante/instabile).

Spazi:

  • Allineamento layout-percorsi; riduzione delle soglie; gestione delle pendenze.
  • Raggi di curvatura adeguati e aree di sosta.

Cosa consegniamo

  • Report tecnico con dati di spinta/traino, grafici e tabelle per reparto.
  • Mappa termica delle criticità e priorità d’azione.
  • Procedure SMSP e linee guida di reparto personalizzate.
  • Schede sintetiche per letti, barelle e carrelli (valori tipici su piano e rampa, raccomandazioni operative).
  • Sessione di formazione pratica con il personale.

Tempi indicativi

  • Settimana 1: avvio lavori, mappatura e piano prove.
  • Settimana 2: misure in sito con Dinamometro professionale con certificato di taratura.
  • Settimana 3: analisi, bozza raccomandazioni.
  • Settimana 4: validazione con la Direzione e consegna finale + formazione.

Domande frequenti (FAQ)

È necessario fermare l’attività del reparto?

No: le misure vengono pianificate per non impattare sui turni e sui percorsi di cura.

Serve personale aggiuntivo?

No, lavoriamo con il personale presente, coinvolgendolo nelle prove per garantire risultati realistici e trasferibilità delle soluzioni.

Il dinamometro è invasivo o rischioso?

No: l’aggancio è esterno (manico/asta), le prove sono sicure e concordate con i referenti clinici e tecnici.

Quanto dura la valutazione?

Dipende da reparti e percorsi: in media 2–4 giorni di misure per struttura, poi analisi e formazione.

Contattaci

Vuoi ridurre DMS, assenze e infortuni migliorando al tempo stesso qualità e continuità dell’assistenza? Scrivici per una valutazione ergonomica con Dinamometro professionale e un piano di miglioramento su misura per il tuo ospedale, clinica o RSA.

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